martedì 13 marzo 2012

La censura dilaga nel web


Molti dei nostri video  - che mostravano come si fanno i colletti di pelo  - caricati su youtube sono stati rimossi per "violazione dei termini di servizio". Evidentemente hanno ricevuto delle segnalazioni in massa. Evidentemente a qualcuno "dava fastidio" essere consapevole dell' origine delle pellicce che indossa o che vende e, cosa più grave, non voleva che altri fossero informati. Da notare che sotto i video in questione si specificava che il loro scopo è quello di informare la gente, affinché si smetta di massacrare gli animali in nome della moda.
Mentre filmati diseducativi, con contenuti di violenza gratuita (ad es. gente che schiaccia degli insetti, tra l'altro innocui, senza nessun motivo e poi ride...) continuano a stare lì indisturbati.
NO COMMENT


mercoledì 23 novembre 2011

Sfatiamo i pregiudizi sulle pellicce

Posso comprare indumenti ed altri oggetti (giacche, cappotti, stivali, borsette, ecc.) ornati con pelliccia tanto si tratta solo di ritagli (scarti) di pellicce e non faccio male a nessuno.

FALSO
Non si tratta di ritagli né di scarti  ma gli animali vengono uccisi appositamente a tale scopo. Oggi il mercato delle pellicce si basa principalmente sugli "inserti di pelliccia" usati per ornare giacche, cappotti, stivali, borsette, parka, ecc.  Ciò accade perché le pellicce classiche non andavano più di moda, soprattutto grazie ad una crescente sensibilità nei confronti degli animali (evoluzione culturale). Con lo stratagemma degli inserti, il settore pellicceria -complici molti stilisti - è riuscito a rimettere in gioco la pelliccia animale facendola sembrare un capo "innocente". 

Se un capo è "made in Italy" anche la pelliccia che lo orna ha la stessa provenienza.

FALSO
"Made in Italy" si riferisce al luogo in cui il capo è stato confezionato o ridistribuito, non alla provenienza della materia prima (la pelliccia). Oltre il 90% delle pellicce usate per gli inserti provengono dalla Cina, qualunque sia l'origine indicata in etichetta. In Cina non esiste la più elementare legge a tutela del benessere animale e gli animali vengono allevati in condizioni disumane, storditi a bastonate e scuoiati ancora vivi. 

Una pelliccia che non proviene dalla Cina ma da allevamenti "certificati" europei rispetta gli animali e si può acquistare.

FALSO
Nell'era di internet e delle missioni su Marte non abbiamo alcun bisogno di scuoiare degli animali per vestirci e tanto meno per trasformarli in inutili ornamenti per cappucci.  Se poi vogliamo parlare del "benessere" degli animali negli allevamenti europei guardiamo pure questo VIDEO e traiamo le nostre conclusioni. Gli animali hanno una sorte solo di poco migliore di quelli degli allevamenti cinesi.

Il pelo che orna le giacche è sicuramente sintetico perché il prezzo è basso, perché è colorato, perché è ruvido.

FALSO
Le pellicce che ornano le giacche ed altri oggetti sono vere nella stragrande maggioranza dei casi. Il prezzo non ha alcuna rilevanza, spesso anzi si tratta di capi molto economici alla portata di tutti, dipende soltanto se decidiamo di acquistarli in una boutique o in un negozietto cinese: a prescindere dal prezzo e dalla qualità del capo che possono essere molto diversi, la pelliccia è vera e nel 90% dei casi proviene dalla Cina. Nemmeno il colore e l'aspetto hanno rilevanza: le pellicce vere sono spesso colorate, rasate, intrecciate, ruvide, simulando in tutto per tutto una pelliccia sintetica. Esistono tuttavia dei metodi per distinguere il pelo vero da quello sintetico: vedi TABELLA. Vi sconsigliamo comunque di acquistare capi ornati in pelliccia, sia essa vera o sintetica. 

Sull'etichetta c'è scritto "pelliccia a norma di legge" o "non è stato usato alcun animale domestico o minacciato di estinzione" allora posso stare tranquilla/o 

FALSO
Tutte le pellicce  purtroppo sono "a norma di legge" ed è abbastanza ovvio che non vengono usate pelli di animali protetti dalla convenzione di Washington ( Lontra dalle guance bianche del Camerun, Istrice crestata dell’Africa del Nord, Gatto dai piedi neri, Puma della Florida, Panda Minore… tanto per citarne alcuni). Pellicce di volpi, visoni, conigli e murmasky scuoiati vivi in Cina o morti per elettrocuzione o asfissìa in Europa sono invece tutte legali.
Anche se in Italia è vietata la vendita di pellicce di animali domestici quali cani e gatti, di fatto non è possibile effettuare dei controlli visto che non esiste l'obbligo di etichettatura degli inserti e che nessuno potrà mai distinguere una pelliccia di cane da quella di murmasky o di gatto da quella di coniglio, specie se lavorate, rasate e/o tinte. Soltanto il test del DNA potrebbe in alcuni casi essere utile ma per ovvi motivi non può essere effettuato di routine su ogni inserto di pelo. 

lunedì 14 novembre 2011

Murmasky o cane procione ovvero pelliccia di pastore tedesco



Il Murmasky (Nyctereutes procyonoides) detto anche raccoon dog (cane procione), tanuki o cane viverrino è un canide di origine orientale tristemente allevato e massacrato per confezionare inserti di pelliccia che ornano giacche, cappotti, borsette e tutto ciò che si presta al caso. 

Capi "made in Italy", "made in Europe", ecc. ma la materia prima (pelliccia) proviene per la quasi totalità dalla Cina. 
Lì gli animali vengono allevati in condizioni penose - data la mancanza del minimo regolamento a tutela del benessere animale - storditi sbattendoli violentemente al suolo o colpendoli sul muso... mentre sono ancora vivi vengono loro tagliate le zampe con un'accetta. Appesi ad un gancio,  la pelle viene loro strappata mentre si dimenano e scalciano. I corpi spellati rosso sangue degli animali sono accatastati su dei camion, alcuni non sono ancora morti: sbattono le palpebre, muovono gli occhi, sollevano la testa...
(video QUI).
Data la similitudine delle loro pellicce, spesso si spacciano pelli di pastore tedesco (molto utilizzate in Cina)  per murmasky: di fatto si tratta della stessa famiglia (canidi) ed è molto difficile poter distinguere i due tipi di pelo. Anche se in Italia l'importazione e la vendita di pellicce di cane sono vietate dalla legge 189/04, di fatto risulta impossibile effettuare dei controlli ed applicare la legge a meno di effettuare il test del DNA su ogni singolo inserto.

Giacche ornate con pelliccia di murmasky (o pastore tedesco?)

Cina: pastori tedeschi scuoiati per l'industria delle pellicce. Noi
importiamo quelle pellicce, sotto il falso nome di murmasky o nomi di fantasia.
Cina: murmasky scuoiato vivo. Noi importiamo quelle pellicce.
Per visionare documenti e/o filmati o avere maggiori informazioni seguire i link nella barra laterale del blog.

lunedì 24 ottobre 2011

Pellicce: sono ovunque sotto forma di inserti

Pellicce su giacche, scarpe, borsette, gilet, ecc.

Una boutique: 9 giacche su 10 hanno un inserto in pelliccia

Pellicce su calzature
Pellicce, i negozi ne sono invasi. Ma non si tratta delle pellicce intere classiche - ormai dai più considerate simbolo di insensibilità verso gli animali - bensì di inserti di pelliccia. Che siano di volpe, visone, coniglio lapin, cincillà, murmasky, cane o gatto camuffati... questi "ornamenti" sono dappertutto: giacche, cappotti, parka, guanti, stivali, scarpe, borsette, berretti, cappelli, maglioni. Neppure gli indumenti per neonati e bambini si salvano dalle pellicce ormai, sono ovunque, per chiunque, nei contesti più inutili, sembra che non sappiano più dove metterle. Non mi meraviglierei se tra un po' mettessero degli inserti di pelliccia anche sui pannolini dei bebé... o sulla carta igienica!
Ironia a parte, sono entrata in una boutique ed era un incubo: avessi voluto scegliere una giacca, solo 1 su 10 non aveva sopra qualche ornamento di pelliccia! Alla mia domanda "scusi, non ha una giacca come questa però senza la pelliccia?" la commessa mi ha risposto "no mi dispiace c'è solo questa però non si preoccupi, la pelliccia poi si può staccare". Morale della favola: sono obbligata ad acquistare la pelliccia, che poi la stacchi o no, non cambia nulla ovviamente. Ovvio che io ho fatto presto a dire "no grazie sono contro le pellicce perciò non la compero" ed ho rinunciato alla giacca. Ma io sono io, ho a cuore questo problema, non tollero che nel 2012 delle creature innocenti  vengano martirizzate in nome della moda. Ma quanta gente avrebbe fatto la stessa cosa? quanti non ci avrebbero nemmeno pensato, scegliendo semplicemente il modello che preferiscono - come sarebbe logico - senza pensare alla pelliccia?  è ovvio che la maggior parte delle persone decide cosa acquistare in base alla scelta che trova e se 9 capi su 10 sono inghirlandati di pelliccia, è logico che si ritroveranno di fronte ad una scelta "obbligata". La maggior parte di queste persone non è un branco di assassini insensibili che odiano gli animali ma gente "normale", che ha il cane, il gatto, che si dichiara "amante degli animali", gente che semplicemente segue la corrente e non sa, come spesso non sanno coloro che vendono. L'industria della pelliccia si fa' forte proprio di questo "non so e non ci penso" ed incassa milioni di euro l'anno SOLTANTO con questi inutili inserti di pelliccia! Milioni di animali barbaramente massacrati in nome della moda per ricavarne inutili ornamenti di pelliccia.



Cina: pelli di murmasky pronte per l'esportazione.
Le pellicce di  murmasky e di volpe sono quelle più usate
per gli ornamenti su giacche, calzature, ecc.
Oltre  l' 85% della materia prima proviene dalla Cina.
Il restante  proviene da allevamenti europei, che Vi invito a conoscere QUI.

Che fare dunque?


  • Lamentarsi con i commessi (meglio se gestori) e soprattutto non acquistare capi o oggetti ornati con pelliccia di qualunque tipo, sottolineando gentilmente il fatto che se non ci fosse stata la pelliccia avreste fatto l'acquisto e che ciò è un vero peccato. Probabilmente cercheranno di dissuadervi in tutti i modi (vi diranno anche che potete staccare la pelliccia) ma siate fermi e decisi.
  • Spargere la voce, informare amici, colleghi, conoscenti sulla realtà degli inserti di pelliccia.

giovedì 20 ottobre 2011

Pellicce made in Europe

Se gli allevamenti di animali da pelliccia non regolamentati della Cina (dove gli animali sono scuoiati vivi!) sono l'emblema dell'inciviltà, guardate invece alcune immagini degli allevamenti "certificati" europei, e sappiate che questa è la migliore delle origini che può avere la Vostra pelliccia, o la pelliccia che orna le Vostre giacche, scarpe, guanti, ecc...




Fossi Voi non considererei la pelliccia tanto chic e non la porterei molto vicino al viso ed alla bocca... mi farebbe schifo il solo pensiero della sua provenienza.